martedì 12 febbraio 2013

La conversione (delle unita' di misura)


Questa mattina mi sveglio (o meglio, mi svegliano) quando qualcuno mi piazza un coso urlante a un centimetro dall’orecchio che fa più o meno così: UUUUUUUAAAAAAAAAAAAA
Guardo l’ora: 7:07.
Perché me lo ricordo? 
Perché certe cose te le ricordi. Perché la nostra memoria è selettiva. Decide lei cosa ricordare. E certe cose non puoi NON ricordartele. Non puoi non ricordarti che sei andato a letto a mezzanotte, e alle 2:14 eri già sveglio e alle 3:44 uno non dormiva per la tosse e l’altro aveva fame.  Certe cose ti segnano. E quindi te le segni.
Mentre penso a un modo di spegnere l’allarme-bambino, dopo poco arriva un altro coso urlante che viene piazzato nel mio letto. Ma cos’è? Un pronto soccorso?
Nel frattempo intravedo chi mi ha portato le bombe urlanti che mi dice: arrivo.
Speriamo. Chiunque tu sia, torna presto!!!

Meno male che torna poco dopo con due biberon. Ah ok, quelli che piangevano erano i miei figli. Poi sento le parole: “andare… lavoro… meeting presto…” Ah ok, questo è mio marito.
Però quelle parole non suonano bene alle mie orecchie.
In questo bel fracasso che è il mio risveglio non poteva aggiungersi una notizia più bella.
“Ah guarda che il Tommaso ha ancora la febbre”.

Ok.

Posso dimettermi come il grande Papa?
In fondo lui ha avuto la grande umiltà di riconoscere che non è fisicamente e spiritualmente più in grado di guidare la Chiesa.
Io, in questo momento, sono umilissima.

Mentre mi avvio in cucina con entrambi i bimbi in braccio, nessuno dei quali vuole scendere perché sembra che il sol contatto con una sedia, un pavimento o una sdraietta, fa scattare un urlo come se la stessa sedia, pavimento o sdraietta fossero infuocate, mi metto a cantare: “Tutti mi vogliono, tutti mi cercano! FIIIIGAAAROOO Figaro Figaro Figarooooo!”
E’ molto importante avere un genitore che canta in casa. L’ho letto da qualche parte.
Porta l’armonia. Non vi dico quanta armonia porto io….

Mentre mi accingo a misurare la febbre a Tommaso per chiamare l’asilo dove non andrà, mi chiedo se la misurerò in gradi Farenheit o Celcius. Già. Perché noi italiani abbiamo un sistema di misurazione normale e cristiano: il sistema internazionale di unità di misura. Quello che usa tutto il mondo.
E invece qui no. Qui usano un altro sistema di misurazione. Giusto per rendermi la vita ancora un filo più difficile. Sì cari!!! Perché non bastava la lontananza da casa, la nostalgia terribile degli amici, la mancanza dei nonni, dei fratelli a rendermi difficile la vita. No, non bastava. L’America ha deciso di temprarmi ancora un po’. Gli Stati Uniti, come sistema delle unità di misura, usano quello che si chiama USCU (United States Customary units): sistema consuetudinario statunitense.
Pensate che oltre agli USA, solamente altri due paesi al mondo han deciso di complicarsi la vita così: la Liberia e il Burma/Myanmar. Siam messi bene… non solo non ho idea di dove siano sul mappamondo ma non suonano troppo sviluppati…

Ma come dice la pubblicità della BMW che non scorderò mai: “sono le condizioni peggiori a rendere le cose straordinarie”.

E andiamo! Potrei farlo diventare lo slogan della mia vita.

Perciò, per ogni unità di misurazione (massa, temperatura, lunghezza, superficie, volume) esistono diverse misure.

Voi avete i centimetri, noi abbiamo i pollici (inches) i pollici di chi? Di Obama?
Voi avete i metri, noi abbiamo i piedi (foot) forse anche voi. Speriamo.
Voi avete i grammi, noi abbiamo le once e le libbre (ounces/pounds).
Io, non so voi, ma ogni volta mi chiedo perché in un paese super-avanzato come l’America, siamo qui a parlare di piedi e pollici… Forse son finita in Liberia o nel Burma.

Per cui se venite a trovarmi mi sentirete dire:
-       <<ah, io sono alta 5 piedi e 2>> … Ma i piedi di chi?? Di certo non i miei, perché un piede sono 30,48 cm.
-        <<Tommaso oggi non può venire all’asilo ha 102 F di febbre>>. (102 come i dollari che volano lontano lontano con le loro alucce ogni volta che Tommaso non va all’asilo… già viva l’America!)
-        <<Vai a comprarmi un gallone di latte?>> (Un gallone sono 3,78 Litri) Assomiglia più ad una tanica di benzina. Quando vado al supermercato e guardo le celle frigorifere con dentro galloni e galloni di latte ogni volta penso: L’America va a latte…


Io stimo tutti quegli italiani che vivono qui e che ragionano in Fahrenheit. Io ragiono ancora in Celsius. Fanno un po’ i fighi secondo me, perdonatemi, ma io non li sopporto quando sento dire: Oh domani ci sono sessanta fahrenheit … e io: mm bene… e quindi!?!?!
Allora una mia amica che era qui a studiare fisica, mi ha suggerito come passare dai F ai C, con un piccolo margine di errore (da non usare per la febbre dei bambini): prendi i Fahrenheit, togli 30, e dividi per due. Per cui prendo 60, gli tolgo 30 e fa 30. Diviso due fa 15. Perciò, dopo che è stata pronunciata la frase “domani ci sono 60 F” passano 10 minuti di silenzio in cui io faccio i miei calcoli mentalmente: "Dunque 60.. meno 30…" E così, quando il discorso e' già cambiato tipo due volte (io ci metto un po’ con i numeri da quando i miei neuroni hanno salpato con ogni gravidanza), arrivo io e esclamo: “cacchio 15 gradi!!! Ma che figata!!!!!”. Con sguardi sorpresi dei presenti…

L’altra cosa che so è che 32F sono 0 gradi C. Per cui 35 è un po’ di zero quindi fa freddino e dal 30 in giù fa molto freddino.

Per le temperature me la cavo, un po’ da donna delle caverne, ma sopravvivo. 
Per i pesi, so che mezzo chilo sono un oncia o una libbra che dir si voglia. L'ho imparato dalle scatole di pasta Barilla confezionate in America: 454gr sono 1LB. Per cui 1 chilo sono 2 pound e così via. 
Per tutto il resto uso una fantastica Application per iPhone che si chiama Convert Unit che mi converte tutto.

Altra news.
Il sistema di misurazione americano non viene usato come sistema principale negli ambiti come scienza e medicina.
Infatti, quando sono stata al pronto soccorso un po’ di tempo fa per problemi di salute del più piccolo (ricoverato in ospedale per un banale raffreddore a sole 3 settimane di vita), a tutte le domande dei medici su peso, medicine, problemi alla nascita rispondevo a raffica come se fossi un collaboratore sanitario. Io mi ricordo anche i livelli di ossigeno di quando era nato, di quando era stato in terapia intensiva, il peso, le cure, i trattamenti, tutto! Ma faccio fatica a ricordarmi quando è l’ultima volta che ho fatto la pipì. Ve l’ho detto. La memoria è selettiva.
Certi valori però non me li ricordavo in Fahrenheit e il peso di Pietro non me lo ricordavo in pounds e allora ho chiesto se potevo dirlo in chili. E la dottoressa mi ha detto: “sì sì! Anzi, per noi è meglio perché noi medici ragioniamo in chili e Celsius”. L’ho guardata con uno sguardo del tipo: Sta scherzando!?!? E allora perché vi rovinate la vita con piedi e pollici?!?! Però poi, il fatto che i miei valori venivano accettati, mi ha portato ad un moto di commozione tanto che volevo gridare: ma allora siamo fratelli!!!! Abbracciamoci tutti a cerchio infermiere, medici, barellieri!!!

Quindi certe cose richiedono la nostra conversione. Certe altre no.
Certe conversioni chiedono la nostra conversione. Altre no. Ce la caviamo lo stesso.

Se avete bisogno di convertire quantità di farina, latte, zucchero per delle ricette, ho trovato dopo ani di ricerca il sito perfetto. A domanda risponderò.

Mentre la febbre di Tommaso non da’ tregua e lo sta portando al delirio visto che è appena entrato in camera di Pietro che dormiva (e ora non dorme più) suonando una tromba, mi tornano alla mente le parole di Meredith Grey (da Grey’s anatomy, mamma, è una serie televisiva) della puntata che ho visto ieri sera:

At the end of the day, the fact that we have the courage to still be standing is reason enough to celebrate.

Quindi se stasera saremo tutti vivi, con febbre o senza febbre, con zero Fahrenheit o con zero Celsius, festeggerò! Con voi!

See ya!

5 commenti:

  1. hai mai provato a pesare 1+3/4 di cup di burro per fare i chewy chocolate chip cookies?
    complimenti per il blog!

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  2. Carissima Antonia, sono contenta che ti piaccia il blog e grazie dei commenti!
    Ahimè si', ma solo una volta!!! Dopo aver visto 400 grammi di burro assieme, mi sono sentita male.
    Da allora faccio solo dolci italiani!
    Devo chiederti scusa perché non so che fine ha fatto l'altro tuo commento all'articolo sulle mamme americane. Lo sport preferito di mio figlio e' schiacciare a caso i tasti della tastiera! Ciao e a presto!

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  3. Giulia, guarda cosa mi ha segnalato un mio amico spagnolo che abita qui a Cambridge:
    https://petitions.whitehouse.gov/petition/make-metric-system-standard-united-states-instead-imperial-system/FndsKXLh?utm_source=wh.gov&utm_medium=shorturl&utm_campaign=shorturl

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    1. Antonia non ci posso credere!!!! Grazie mille per avermelo fatto sapere!!!! Firmiamo? :) Ciaoooo!!

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    2. Ciao. Potresti pubblicare (quando hai tempo) alcune informazioni sul costo della vita negli usa. Es luce, acqua, gas, assicurazione sanitaria, ass automobile, internet e tv (a quanto pare si paga un botto) e abbonamento/ricaricabile sul telefonino. Grazie mille

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