giovedì 31 gennaio 2013

Il Super Bowl (secondo tempo)


Secondo tempo.

Parliamo ora dell’altro aspetto che contribuisce a fare del Super Bowl l’evento numero uno di questo grande paese.
Dunque pensate.
Una partita di football dura in media 3 ore. A volte anche di più. Cosa si fa durante tutto questo tempo?

Si fanno le lasagne?
No.
Si fa il punto croce?
No.
Si fa il presepe?
No.
Si mangia!!! E alla grande!!!

Qui si batte un altro record, cari miei. Il Super Bowl è il secondo giorno più importante negli Stati Uniti per il consumo di cibo, dopo il giorno del ringraziamento. Se il Thanksgiving Day è il regno del tacchino e della zucca, il Super Bowl Sunday viene considerato il giorno ufficiale dello snack. EVVIVA! Doppia festa nazionale!!! Scusate, ma dove le trovate due feste nazionali in una?
Cosa si mangia? Tutto quello che più di grasso e non-salutare potete pensare:

- patatine: tipicamente nachos, quelle di mais oppure Doritos!
- salse per intingere le chips (come se le patatine fossero poco salate, poco fritte e poco saporite di loro): abbiamo guacamole (fatta di avocado), salsa messicana al pomodoro, cheddar cheese, intruglio di spinaci e carciofi con Philadelphia e chi più ha, più metta dentro!
- pizza: sono tre settimane che fanno pubblicità di super offerte a prezzi stracciati di pizze da asporto (li chiamano Big Game Specials) perché così la gente inizia a pensarci. Ovviamente più ne compri, più risparmi! Cosa fai, ne compri una? Che barbone…
Per il resto: e vai di hot dog, alette di pollo fritto belle unte e bisunte, polpette bomba, panini, torte e dolci a non finire.
Anche per le alucce di pollo c’è una salsina leggera leggera con cui accompagnarle. Ci mancherebbe!

L’importante è che tutte queste pietanze, se così si possono chiamare, debbano essere facili da servire e facili da mangiare: di modo che uno le prende dal tavolo veloce e si schiaffa davanti alla tele. No mamma, niente minestrone valdostano…

Cosa si beve durante il Super Bowl?
Pepsi e Coca Cola a fiumi, e fontane di birra. Se no, come fai a mandare giù tutta ’sta roba?


Si dice che quest’anno la spesa per il cibo, si aggiri attorno ai 55 milioni di dollari. Per le nonne che ci seguono sono pari a 76 miliardi di vecchie lire. Si ma… avete sentito?! 55 milioni di dollari! E’ un numero che mi fa girare la testa quando penso a quante montagne di patatine, hamburger, hot dog, pizze potrei comprare… deve essere il paradiso!!!
C’è da dire che la spesa di questi alimenti nutritivi che vi ho elencato, mi pare folle. Non mi sembra che gli americani che vedo siano particolarmente deperiti.
Ma sentite questa.

Settimana scorsa ho visto alla tele la pubblicità di un tizio che è seduto davanti alla sua tele, e con un’aria preoccupata e dubbiosa si chiede: “Quanto mi costerà comprare una televisione nuova per vedere il Super Bowl?”. Io incredula e divertita penso: “Tse! Come se adesso uno si compra uno schermo LCD o al plasma solo per guardarsi la partita! Figurati!”. Ahimè ho dovuto rimangiarmi tutto, quando ho letto una statistica sul giornale. Sedetevi. Sedetevi.

Una sberla per chi ha ancora quei bei televisoroni grigi con la parte dietro grossa come un comodino, difficile da incastrare in qualsiasi salotto! Si dice che in media, il numero di americani che comprano un televisore prima del Super Bowl sia intorno ai 2.5 milioni!!!! Come tutta la popolazione della Lettonia! Si, va bé, non è proprio un bel paragone… o come gli abitanti di Belo Horizonte, ecco!
E comunque… alla faccia della crisi eh? Fra televisioni e cibo…
Ma è proprio qui il bello cari amici!!! Non importa quanto l’economia stia a pezzi perché la settimana prima del Super Bowl vede una valanga di gente che compra, spende spende e fuma fuma, talmente smisurata, che potrebbe trainare l’intera economia nazionale! Per cui se inviti gente a casa tua, compri la tele e metti lì un banchetto tipo pranzo di Babette, sei un grande!!! Obama viene pure a stringerti la mano!!!

Il Super Bowl batte anche un altro record. Eh sì, vogliamo proprio esagerare. L’evento del Big Game ha scalato la classifica dei party ospitati a casa propria ed è diventato il numero UNO, sorpassando perfino la festa dell’ultimo dell’anno! Significa che il Super Bowl è per gli americani il momento supermo di incontro, di fratellanza, di occasione per stare insieme.
Che esempio! Che amicizia!


Quindi. Cosa avete imparato oggi?
(Tutti in coro) Che non sei americano se non guardi il Super Bowl!
Bravi!!!
Sentite cosa ha scritto un giornalista americano:

If you don't watch the Super Bowl, then you should consider yourself more than out of the mainstream: you are downright un-American. There simply is no demographic group that uniformly ignores it. Virtually everyone in the USA adjusts their schedule on Super Bowl day to accommodate viewing of the game.

Ripeto in italiano: non c’è gruppo demografico negli Stati Uniti che lo ignori! Pazzesco! Grazie al Super Bowl, gli americani sono tutti fratelli! 

God save the Super Bowl!

Ah aspettate!!!!

Visto che magari a qualcuno e' venuta voglia di vedere il Super Bowl, o almeno gli e' venuta fame, ho deciso di non lasciarvi a bocca asciutta e darvi una ricetta che potrebbe tornarvi utile qualora decidiate di guardare il partitozzo.
Ho chiesto alla mia carissima amica Alma, nata negli States ma di origine messicana, di darmi la sua segretissima ricetta della guacamole (con tanto di trucchi e segreti), salsa messicana a base di avocado la cui origine arriva direttamente dagli Atzechi senza passare dal via. Visto che mi ha detto che questa sua ricetta gli e' stata tramandata dai trisavoli dei bisnonni dei suoi nonni da parte di mamma, vedete di non spargerla in giro o di non metterla su qualche blog del cavolo (chi? Cosa?).


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