giovedì 24 gennaio 2013

Il sapone difettato

Visto che il mio tentativo vuole essere quello di darvi una finestra su quello che succede in una vita (molto) quotidiana negli Stati Uniti, inizio a scrivervi parlando di un prodotto che mi ha sempre stupito per la sua originalità. Si chiama: the waste reducing exfoliating body cleanser. Ovvero, the green soap. Ovvero, come lo chiamo io, the soap with a hole.


L’ho trovato in un hotel che era environment friendly e offriva in tutti i bagni prodotti “green”, quindi pensati per l’ambiente.

Se non tutte le ciambelle escono col buco, questo sapone invece fa del suo difetto il pezzo forte!
Avete in mente quando la barretta di sapone è già quasi tutta sfaldata, ne rimane un pezzettino piccolino e a voi vi sorge il dubbio: cosa faccio? Lo butto? O lo tengo? Mah sì, in effetti è ancora sapone… il suo dovere lo fa… però è impresentabile e sguiscia via!!
Ecco, a qualcuno gli è venuto in mente di rimuovere il problema fin dal principio e creare un sapone dalla forma ergonomicamente innovativa con un buco in mezzo, di modo che si riesce ad utilizzare tutta la sostanza del sapone fino alla fine, finche’ buco non vi separi!

Eccolo qui!



Più lo usi, più la barretta si assottiglia e il vuoto in mezzo si espande. 



Ho solo un dubbio: questa forma è stata creata per ridurre gli sprechi di sapone che vengono buttati via (waste reducing). Ma non è che alla fine si creano più pezzettini fastidiosi? Invece che uno solo?




Chissà se gli ambientalisti americani ci hanno pensato.

Chissà se hanno fatto delle prove. O forse è solo un buco nell’acqua…

See you later!

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