venerdì 12 luglio 2013

La MIA ricetta con l'America dentro



La mamma di Teresa ha cinque figli. Compresa Teresa.
Visto che ha poco da fare, ha iniziato a leggere il mio blog.
Immagino che non abbia troppo tempo a disposizione per sedersi tranquilla e leggere e infatti mi ha raccontato che una notte si è messa a leggere un articolo.
Peccato che l’articolo su cui era capitata era proprio quello riguardante gli hamburger. (Per chi non l’ha letto, vada qui).  Insomma. Alle 2 di notte è stata assalita da una voglia di hamburger talmente forte che a momenti si metteva a scaldare la griglia e il giorno dopo ha detto al marito: se trovi lavoro in America, io ti seguo. Ops!
Giuro che un giorno m’inventerò un articolo lento e noiosissimo ma talmente soporifero che farà calare la palpebra a chi non riesce a dormire e avrà dentro gocce di valeriana calmanti che faranno venir voglia di rimanere lì dove si è. Vi ritroverete il mattino dopo con la testa sulla tastiera e sullo schermo le seguenti sensate parole:

ahcjdfhaiuehaEWNNrow;.lkerjr3u20jzoqijkwefruhedn cejewije39hfrkjnfNJHWEHSK

Ma per oggi, vi risparmio.

Quindi per voi, popolo del giorno, ho deciso di aiutarvi in modo pratico a gustare un po’ di America. Visto che il mio scrivere può sembrare astratto, con questo articolo voglio lanciare un ponte diretto sulle vostre tavole Foppapedretti.

Quando uno viene negli Steits, la prima cosa che vuol fare è andare a mangiare un hamburger. Oppure fa come il mio amico Beppe che ha mangiato hamburger tutti i giorni per una settimana intera. Al quarto giorno non gli chiedevo neanche più cosa voleva mangiare a pranzo. La sua risposta era sempre: “oh ma sono buonissimi…”
Poi una volta che uno va via dice: e mo’? Gli hamburger? Dove li mangio? Allora l’italiano medio si fionda alla Roadhouse a mangiare pesantissimi hamburger anonimi oppure va da McDonald’s chiudendo gli occhi e a papille spente che piangono singhiozzando e sommessamente dicono: non è lui… sob… non è lui...

Io adesso vi porto l’America.

Vi scrivo qui di seguito la ricetta di come faccio io gli hamburger.

Dunque è successo così: il mio amico Gnocco (il suo soprannome è Gnocco, il suo vero nome in realtà è Gnocco), vive in Kenya con la moglie da un po’. Un anno?
Lui è un gran buongustaio, ‘gran’ non in senso figurato ma nel senso letterale. A me mi solleva con un dito tipo. Mangia come un leone di Nairobi. Ma una sera in un agriturismo se la rideva allibito del fatto che io mi ero mangiata antipasti e tre primi. Piu’ un piatto avanzato dei bambini. Oh... io ho fame...
Quindi Gnocco ha pensato (bene) di fare un sito di ricette. E siccome non è egoista ma molto ecumenico, il suo sito è fatto di ricette che lui chiede ai suoi amici. Eccolo qui:
A me ha chiesto di mandargli la ricetta degli hamburger.
E io sono più che felice!!!
Avrebbe potuto benissimo cercarsela su internet. Sui forum.
Avrebbe potuto scrivere alla Clerici. (Gnocco io però lì mi sarei offesa).
E invece no. Ha pensato alla sua amica Juju (quando la gente si ricorda di me e mi scrive, io - a prescindere - ho le lacrime agli occhi) e mi ha chiesto una ricetta. Io gli ho spedito la ricetta di come li faccio io in casa. Di come li ho imparati. Di come me li hanno cucinati qua. Di come li ho associati all’America. Non sarà magari la ricetta migliore ma è la mia ricetta. Di come li mangio io.
E siccome anche io imparo sulla mia strada dagli altri allora ho deciso di condividerla con voi.

Sappiate però che se io do un consiglio, voi non avete la libertà di scegliere. Dovete fare come vi ho detto io. Quando amici e sconosciuti mi chiamano e mi scrivono e mi chiedono consigli, io dò i miei consigli frutto di belle e brutte esperienze, di legnate sulla schiena e di lezioni insegnatemi dalla professoressa Vita. E poi ci rimango di mer…coledi quando questi non li seguono. E’ vero. Non ho sempre ragione. Ma io prendo tutto sul personale. Personalissimo. Anzi ‘intimissimi’ è una marca che avrei potuto fondare io.
L’ultima che mi è successa è una sconosciuta a cui ho cercato un posto dove stare qui a Chicago e io mi sono messa a scrivere, chiamare amici etc. (anche io di notte come la mamma di Teresa). Dopo lo sbattimento di messaggi, scopro che questa si è rivolta a qualcun altro. Ma prego. Non c’è di che. E i miei sforzi? A cosa valgono? Mia mamma direbbe “a tenere i rapporti”.

Comunque.

Ingredienti:

450 grammi di carne di manzo macinata non troppo magra (il grasso serve per dare gusto all’hamburger)
3 cucchiaini di aglio in polvere
2 cucchiai di senape
2 cucchiai di zucchero di canna
pepe q.b.
sottilette
Se volete potete aggiungere al posto della senape e dello zucchero, 2 cucchiai di salsa barbecue o di salsa Worcester, e/o in aggiunta anche una cipolla piccola sminuzzata.

Preparazione:

Mettere in una grande ciotola tutti gli ingredienti e amalgamarli bene con le mani. Metti via il cucchiaio di legno. Subito.
Formare 4-6 hamburger, coprirli e lasciarli riposare per mezz’ora. Zzzz
Scaldare la piastra o la griglia, mettere gli hamburger a cuocere per 3 o 5 minuti a lato a seconda della cottura preferita. Gli hamburger si girano una volta sola. Quindi se vi piace ben cotto come a me, lasciate l’hamburger sulla piastra anche 8 minuti e poi giratelo. Io DEVO vedere le righine nere formarsi se no io mi spengo internamente.
Quando è cotto, mettete sopra una sottiletta e coprite per uno o due minuti con un coperchio per far sciogliere il formaggio. Mmmmm

Se proprio vi piacciono le americanate come piacciono a me, cuocete a parte una cipolla tagliata a fette in una padella a fuoco lento con una noce di burro.
L’altra goduria che potete fare è prendere fette di bacon americano e cuocerle in padella o direttamente sulla piastra. Come preferite. Ma così almeno potrete gustarvi un buon Bacon-Cheeseburger.

Preparare intanto nei piatti il pane per l’hamburger. Piazzare l’hamburger direttamente, ripeto Houston, direttamente sul pane di modo che il grasso non vada da nessun’altra parte se non sul pane. Aggiungere bacon, pomodoro, cipolle, insalata, salse e per i più americani anche il pickle (cetriolo). L’hamburger alla Juju prevede: hamburger,sottiletta, cipolle grigliate, pomodoro, lattuga, no pickles, e rigorosamente ketchup e maionese assieme, di modo che unendosi, si amalgamano, scivolano sulla lattuga, poi arrivano al pomodoro e formano qualche gocciolina che cerca invano di cadere sul piatto ma io ne anticipo la caduta. Poi fate come me. L’hamburger lo mangio a piccoli morsi ma ci metto dentro la faccia. E sto in silenzio tipo monache trappiste per due minuti, fino a che non è finito. Più si sfalda, più io godo.

Buttate giù l’hamburgerozzo con una buona e fresca cocuzza.

Maronna che fame.

Enjoy! Ciao Gnocco!!!

See ya!


15 commenti:

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  2. Lo proverò subito! Ma il tuo amico Zino cosa dice di questa ricetta? ;)

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    1. Ciao Pexji!!
      Ehm.... non ho avuto tempo di far passare la mia ricetta sotto la severissima ispezione Ziniana. Infatti mi saccagnera' di brutto, gia' lo so.
      A mia discolpa voglio subito dire che con sottiletta intendevo fetta di formaggio Emmenthal o Cheddar.
      Che Zino me la mandi buona!!!
      Grazie Pexji!!!

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    1. Ciao Gnocco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
      Io di piu'!!!!!!

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  4. F-Italian
    Che bello sapere che anche uno sconosciuto è importante per te, e che merita un consiglio da
    Sua Signora Maestra di Vita :-D
    ....mi sento quasi in colpa per non aver chiesto finora qualcs!

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    1. Ciao F-Italian!!
      A chiedere non si sbaglia mai!
      Se capita che uno si rivolga a me e mi chieda qualcosa, penso che un motivo ci sara'! Vale anche per gli sconosciuti!
      Se hai bisogno, son qua!
      Buona giornata!!!!

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  5. Che fameeeeeeeeeeeeeeee! Ottima idea per la cena! perchè oramai il pranzo è appena andato.. grazieeee

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    1. Oh yeah!!!
      Brava Leti!!!!!
      Poi fammi sapere!!!!!
      Ciao!!

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  6. penso che la maggiorparte di noi ricordi un'altra cosa di intisimissimi.... http://www.youtube.com/watch?v=OrjuxlW-CO4

    PS. comunque gli hamburger sono molto buoni

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    1. auahahaahhahaha!!!

      Cacchio Checco pensa che in America una pubblicita' cosi' verrebbe bandita subito!!!
      Si vede troppo, troppo!!!

      Una volta un americano mi dice: ho visto il canale RAI sul satellite. Ma nella vostra televisione le donne sono sempre tutte nude?

      Che vergogna...

      Viva le veline!

      Ciao!!!

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  7. Dalla spumeggiante svizzera (potrei cominciare un blog gemello, ma per ora mi astengo per pudore) ci inchiniamo e ringraziamo per questa ricetta che ci solleva - e parecchio - dai triti e ritriti servizi tv sulle diete dell'estate che affollano i palinstesti estivi. grazie juju!!!
    meri (acqua)

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    1. Ciao Mary Water!!!!!!
      Da quanto tempo!!!!!
      Ah sei in Svizzera? Che bella la Svizzera!!!

      Vai vai mettiti alla piastra e sgriglia hamburger, vedrai che tirano su di morale!!!!! Magari inietti la voglia di vivere e trasgredire le regole a qualche svizzero!!! ;)

      Ciao! Un abbraccio!!

      Grazie della pubblicità'! Ho un grande popolo che mi legge dalla Svizzera, ho notato... mi sa che e' merito tuo!!! Ti ringrazio umilmente!

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  8. sono capitata qui per merito della meri che ha diffuso il link in giro.
    la ricetta la provo di sicuro. che figata. sono una grandissima appassionata di hamburger!!!
    Qui a Milano il migliore lo fa Tizzy's sui Navigli, anche se il buon vecchio Burker King a me non delude mai..

    ciao
    Marcella

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    1. Ciao Marcella!!!!
      Benvenuta!!!!!!!!!
      Quando cucini gli hamburger fammi sapere!!!!!
      Siamo gia' amiche vedi!! Io adoro Burger King!!! :)

      A presto!!!!

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