Due giorni fa stavo scrivendo un’e-mail alla direttrice dell’asilo di
Tommaso che ha appena avuto una bambina. A parte il fatto che l’ha chiamata
Lake, già Lake, che vuol dire Lago, e quindi continuo a chiedermi se non poteva
chiamarla sedia, o cesta, che almeno sono parole che finiscono per “a” e
suonano più femminili, decido di concludere la mail con una bella americana. Ma
sì! Le scrivo buona Festa dell’Indipendenza!!!
Ma siccome suonava tropo pomposo, allora le ho scritto in modo molto
informale, come fanno qui tutti gli americani quando si vedono prima e durante
il quattro luglio, il classico augurio “happy fourth” che è l’abbreviazione di
“Happy Fourth of July” (tradotto “buon quattro di Luglio”).
Ma mentre ho finito di scrivere “happy fourth”, il correttore
automatico dell’iPhone di nome Siri, mi corregge subito e mi cambia addirittura
lei la mia frase senza chiedermi il permesso, senza avvisarmi, così, come una
mestrina un po’ troppo saccente, e mi scrive lei da sola “Happy Fourth of July”.
Tutto Maiuscolo. Scusa Siri. CI mancava solo le parole Giulia Vergognati che
Errore Madornale Domani ti Ri-Interrogo su Tutto il progamma – No Prof oh la
prego!!!
Comunque. Siri Mi Ha Messo Il Terrore. Da Oggi, Scrivo Tutto Maiuscolo, Per Evitare Che Siri Si Arrabbi. Tutto.
Comunque. Siri Mi Ha Messo Il Terrore. Da Oggi, Scrivo Tutto Maiuscolo, Per Evitare Che Siri Si Arrabbi. Tutto.
Beh un po’ Siri c’ha ragione. Il quattro luglio è la festa americana più importante che c’è e io lo vado a scrivere minuscolo. E’ LA festa. (Visto Siri che ho scritto maiuscolo?).
Storicamente il 4 luglio è la data in cui si festeggia l’indipendenza
degli Stati Uniti dalle colonie britanniche che francamente, scusi Regina,
avevano iniziato un po’ rompere un po’ troppo i maroni qui in zona. Tocca la libertà
ad un americano e vedi.
Per cui da lì, tutti gli anni festeggiamo tutti il quattro luglio
riversandoci nei parchi facendo grigliate, pic-nic, e godendoci i fuochi
d’artificio la sera. Non è un’idea dei miei vicini americani che io seguo a
ruota, ma è stata un’idea di John Adams, il secondo Presidente della storia
degli Stati Uniti. Il quale scrisse:
“sarà l'evento più memorabile della storia dell'America. Sono portato a
credere che sarà celebrato dalle generazioni future come una grande festa
commemorativa. Dovrebbe essere celebrato come il giorno della liberazione,
attraverso solenni atti di devozione a Dio Onnipotente. Dovrebbe essere
festeggiato con pompe e parate, con spettacoli, giochi, sport, spari, campane,
falò ed illuminazioni, da un'estremità di questo continente all'altra, oggi e
per sempre »
Amen, Fratello! Amen!
Maro…. C’ha preso. Lungimirante IL John…
Il due e il tre luglio qui sono stati due giorni di pioggia, nuvole e
freddo ma oggi il sole è tornato fuori bello carico, pronto anche lui per
festeggiare il 4 luglio e per permettere a tutti di fare il barbecue. Se non
fosse uscito fuori il sole, gli americani avrebbero pensato che il sole è
anti-americano e Obama avrebbe fatto un discorso in TV dicendo robe del tipo: Dear
Sun, please come out. I have powers. Yes you can. Yeah great whatever
Io quando sento le parole “Indipendence Day” mi viene in mente il film
con Will Smith e il film “The Patriot” con Mel Gibson.
Quando i miei vicini messicani sentono le parole “Indipendence day”,
non so, gli parte la mano… e noleggiano il DJ per la festa in giardino (con
tanto di amplificatori per fare sentire anche a noi che siamo in fondo alla
via), l’animatore, cibo a fiumi, castello gonfiabile per bambini e fuochi
d’artificio per terminare la serata. Il prossimo anno si dice che invitino
direttamente il Presidente.
Per festeggiare la festa più patriottica che c’è, i negozi vendono di
tutto a forma di bandiera americana. (Questi sono i piatti che ho comprato io per oggi!!! Belli eh?)
Unghie a tema,
negozi che vendono le cianfrusaglie più disparate,
magliette, costumi, occhiali e felpe anche e soprattutto per i bambini.
Il giorno che qualcuno mi dice che mi invento tutto, gli faccio vedere il mio telefono. Queste sono foto mie. Mie. E infatti si vede...
Oggi sono andata al parco con alcuni nostri amici per festeggiare. Ad un certo punto ho visto l’incarnazione del quattro luglio e ho avuto una folgorazione. Non ho potuto resistere. Sono corsa da questa coppia e gli ho detto con molto rispetto:
E se non si può usare la forma, almeno
usiamo i COLORI della bandiera americana.
Quindi, torte a tema,Unghie a tema,
negozi che vendono le cianfrusaglie più disparate,
Oggi sono andata al parco con alcuni nostri amici per festeggiare. Ad un certo punto ho visto l’incarnazione del quattro luglio e ho avuto una folgorazione. Non ho potuto resistere. Sono corsa da questa coppia e gli ho detto con molto rispetto:
Signori, voi vi meritate una foto. Posso farvela?
(Stupendi)
Si sono fermati, si sono messi in posa, lui ha alzato per bene la girandola e lei mi dice:
"Aspetta che mi metto il cappello".
"Aspetta che mi metto il cappello".
Grande zia! Vai vai!
In realtà le dico: “Sì sì certo! Guardi, io non me ne vado di certo…”
In realtà le dico: “Sì sì certo! Guardi, io non me ne vado di certo…”
Li ho salutati e gli ho detto in modo
rispettoso: Grazie! Happy Fourth! (Siri l’ho detto maiuscolo anche nel
parlato).
E loro con molta riverenza, hanno quasi inchinato la testa e mi hanno detto seriamente: Happy Indipendence Day!
E loro con molta riverenza, hanno quasi inchinato la testa e mi hanno detto seriamente: Happy Indipendence Day!
Non si prendono in giro gli americani per la loro festa. Bisogna solo
seguirli, rispettare la loro festa e festeggiare anche noi. Perché questo paese
in fondo qualcosa di grande ce l’ha. Perché se no, non continuerebbe ad
attirare gente. Da tutto il mondo. E le ragioni che hanno fatto muovere ondate
di
pellegrini che arrivavano dall’Europa nell’ottocento in nave sono le stesse che spingono a far partire migliaia di pellegrini moderni che arrivano qui nel duemila in aereo belli belli, puliti, col capello ingellato e le borse con mille ruote girevoli.
pellegrini che arrivavano dall’Europa nell’ottocento in nave sono le stesse che spingono a far partire migliaia di pellegrini moderni che arrivano qui nel duemila in aereo belli belli, puliti, col capello ingellato e le borse con mille ruote girevoli.
Che poi su molte cose l’America stia andando alla rovina, ah io sono la
prima a dirlo e ad alzare la mano come la statua della libertà. Però almeno per
come celebrano il loro paese, per come festeggiano, per come ci credono, per
come amano la bandiera e la espongono fuori, e la ripiegano con cura, questo
sì. Questo va ammirato.
Anzi, Ammirato. Con la A Maiuscola. Siri. Ciao. Tie’. Happy Fourth!
See ya!
Questa festa non l'abbiamo ancora vista dal vero!
RispondiEliminaChissà l'anno venturo.....Io gli occhiali ed il cerchietto ce li ho pronti!
E la foto di Cicciopotamo con i leggins "stelle e strisce" dove è?
Mamma Giò (Siri)
Mamma ma sei tu?!!? Siri?!??! Oh no!!! Ma quanta grammatica sai allora?!
EliminaAh gia' e' vero che hai fatto le magistrali!!!
Senti l'anno prossimo venite qui a luglio!!!!
Gli occhiali che hai comprato tu a forma di stella con colorata la bandiera americana sopra oramai sono introvabili!! Li abbiamo cercati anche quest'anno ma spariscono in fretta!!!
La foto della Bonzer non c'e'.... non sono riuscita a farla... il Carlo direbbe: brutta gente...
BACI BACI MAMI!!
Ma allora Siri è Mamma Giò..... ecco Juju perchè ti corregge sempre...
RispondiEliminacarramba.... mia mamma ha fatto le magistrali... dovevo intuirlo!!!
EliminaKisses Checco!!!!
Ciao Julie, o devo chiamarti ancora Giulia ? Per il prossimo 4 Luglio rispolvera la leggenda ( o forse è la verità ) di Noah Webster e di come è nato il primo dizionario americano. Ti farai degli amici, ma anche dei nemici !!! te lo dice qualcuno che nel lontano 1943, mentre i genitori del soldato Ryan sbarcavano ad Anzio, assaggiava il suo primo ciucciotto ( introvabile in Italia ) di pura gomma made in USA, dono del suo futuro padrino il capitano US Army Charles P. Sorisi.
RispondiEliminaComunque se devo dirla tutta, preferisco le esagerazioni degli amici americani alla indifferenza dei nostri connazionali. E per finire alla Toni Renis DIMMI QUANDO TU VERRAI ( in Italia ) DIMMI QUANDO QUANDO QUANDO. F.to zio John Charles.......!!!!
Zio!!!!
EliminaMa che perle mi scrivi!!!!
Il tuo padrino era un capitano dell'Army americana!!??!?!
Oh mamma mia quando torno mi devi raccontare!!!!
Cacchio ma il Webster io lo uso tutti i giorni! Come mai non so la storia?!?!?!
Grazie grazie di queste notizie!!! Mi hai aperto nuove strade!! Bellissimo!!!!
Arrivo a meta' agosto!!! Poi ci sara' tempo!!!
Un abbraccio Zio!!!
Grazie del preziosissssimo contributo!!!
Ciao anonimo, la penso anche io così, preferisco gli amici americani, sempre gentili agli italiani quando non hanno amore di patria. Gegge'
RispondiEliminaHai ragione Gegge'! Su questo dobbiamo imparare!!! Alla prossima festa italiana, tutti a grigliare con le bandiere!!!!
EliminaCiao e grazie!!