martedì 19 marzo 2013

Il foglio (non di Giuliano Ferrara)


Oggi vorrei spezzare una lancia in favore dei mariti!
Io sono un po’ dalla loro parte.
Sarà che sono cresciuta con tre fratelli maschi.
Sarà che i miei migliori amici sono maschi. (Ho anche tante amiche femmine TOP, cosa sarei se non ci foste voi?)
E guarda caso, ho avuto due figli maschi.

Sarà un caso? No. Penso di no. Secondo voi Qualcuno non guarda giù e dice: questa è meglio che abbia dei figli maschi se no…
Noi donne siamo molto più complicate. A volte incomprensibili proprio.

Alcune mie amiche chiamano il marito una venticinquina di volte al giorno.
Come stai? Come va? Il lavoro? Hai mangiato? Cos’hai mangiato? Sei andato in bagno? Vai in bagno anche stasera secondo te?
Io, mio marito, se lo chiamo al lavoro, non mi dice “pronto?”, lui mi risponde così:
COSA C’E’??
E allora capisci dalla risposta a risparmio energetico che lo devi disturbare per un motivo veramente valido. E allora coraggiosissima chiudo gli occhi, stringo le spalle e a denti stretti lancio la domanda sperando che il mio problema rientri nella casistica di domande vitali:
“Teo, hai visto la punta numero due del trapano del Tommaso? Non riesco a trovarla…”.
La risposta a questa domanda non è ne’ no, ne’ sì. E’ questa:
SENTI HO DA FARE ADESSO CIAO. [click]

E che sarà mai qualche problema di configurazione di software per aziende quotate nella borsa mercantile di Chicago rispetto alla punta del trapano preferita di tuo figlio? Non quella a stella ma quella elicoidale che arrotola le viti.

In ogni caso adesso ho capito. Sono ammesse telefonate solo in caso di rottura di colli e pance al nono mese. Così si va subito al sodo. Lasciamoli lavorare in pace!

La stessa tentazione di scassare i maroni potrebbe succedere anche con i figli. Siccome non li vediamo durante il giorno, allora tartassiamo a trapano tassellatore le maestre o le mamme degli amici per sapere se ha fatto il bravo, se ha fatto i compiti, se ha fatto merenda etc.

All’asilo nido dove va Tommaso hanno messo le mani avanti.
Eh certo perché qui le maestre hanno a che fare con le temutissime mamme americane. (Per chi sottovaluta la mamma americana, consiglio di leggere l’articolo, scritto bene tra l’altro, che potete trovare qui). Dovete sapere che la mamma americana è una trita-tutto. Lei deve avere tutto sotto controllo, anche se non è fisicamente lì. Ma il suo spirito aleggia nell’aria. Lei DEVE sapere. Lei DEVE sapere TUTTO.  E’ l’incubo di ogni maestra. La mamma italiana (o almeno, la sottoscritta, dopo qualche giorno di asilo) si accontenta di sapere: ha pianto? Ha mangiato? Bom. Arrivederci!

Perciò al posto che subire pesanti interrogatori, con magari la paura di contraddirsi, rischiando poi di essere denunciate per aver omesso che il figlio ha mangiato dei piselli all’asilo quando trova palline verdi schiacciate nel pannolino, le maestre compilano un foglio in santa pace durante il giorno in cui scrivono tutto. Ma proprio tutto. E lassame sta’!!!

In casa nostra lo chiamiamo “il foglio dell’asilo”. E’ fonte di notevoli risate e motivi di orgoglio della mamma e del papà. Chiunque è stato in questa casa sa che il martedì e il giovedì sera c’è il momento solenne della lettura del foglio dell’asilo.

Il foglio si intitola così: What I did today. Per mia zia di Torino significa: Cosa ho fatto oggi.
Come potete vedere dalla foto, il foglio si divide in due sezioni:
Parent’s section (sezione che deve compilare il genitore)
ABC’s section (sezione a cura dell’asilo). L’asilo si chiama ABC appunto.

Allora quando il genitore arriva all’asilo deve compilare la prima parte. Per cui scrive nome, data, ora di arrivo e poi scattano le domande dell’asilo. Sentite qui:

- Come ha dormito tuo figlio? (noi scriviamo sempre: bene, poco, alla grande, lui ha dormito io no etc.);
Ha fatto colazione a casa? (per sapere se è normale che mangi i giochi)
Com’era il suo umore quando è arrivato qui? (il bambino è una specie di piccolo imperatore a cui si chiede: come sta sua maestà? Dormito bene? A me nessuno chiede com’è il mio morale quando mi alzo). E qui ti danno una serie di risposte che tu puoi crociare: felice, ok, addormentato (una volta l’ho mollato all’asilo che dormiva…), irascibile, piange, sta bene.
-       Ho notato (anche qui devi crociare o cerchiare la sfiga di tuo figlio): naso che cola, diarrea, raffreddore, febbre, tosse, sfogo o eruzione cutanea. Se vostro figlio ce le ha tutte assieme, non mollatelo all’asilo, tornate in macchina e portatelo all’ospedale. Grazie.

Poi arriva parte la sezione compilata dall’asilo, diviso in vari sottogruppi, i cui titoli sono scritti in prima persona, come se fosse il bambino stesso a compilarli: oggi ho mangiato tot, ho dormito tot etc.

In alto a sinistra troviamo la sezione dedicata al cibo: Today I ate (oggi ho mangiato) e l’elenco di ogni pasto della giornata (colazione, pranzo, e due merende). Per ogni pasto, la mamma americana può perfino sapere se il bambino ha mangiato tutto, un po’ oppure non avevo fame (cioè niente). Per cui in inglese troviamo all, some, I wasn’t hungry. Nota dell’autrice: per non far venire l’esaurimento nervoso alla mamma americana, lo scaltro asilino, al posto che scrivere “il bambino non ha mangiato niente-cacchi suoi signora”, ribalta la frittata scrivendo I wasn’t hungry e cioè: non ero affamato. L’ho deciso io mamma. Stai serena!


Tommaso i primi tempi non mangiava niente. O meglio mangiava solo gli snack. Adesso mangia tutto. E quando mangia tutto a colazione, pranzo e merende, le maestre mettono una bella faccina sorridente come per dire: BINGO!!!!!

A destra troviamo la sezione un po’ indecente. E questa sezione serve a farvi capire fino a che punto le mamme americane sono assatanate di informazioni.
La sezione “sporca” si chiama My diaper changes or toilet times were (Mi hanno cambiato il pannolino o sono andato in bagno le seguenti volte).
A sinistra troviamo l’ora. L’ora in cui è stato cambiato il mitico patello. E come si può vedere dalla foto… ebbene sì, signore e signore italiane, le maestre scrivono l’ora precisa, completa di ore, minuti e secondi. E qui abbiamo tre possibili risposte a seconda della sorpresa che c’era nell’ovetto kinder:
Wet (bagnato, quindi solo pipì) BM (che sta per Bowel Movement cioè movimento intestinale cioè pupù) e Dry (asciutto, niente. Cara maestra ritenta!).

A volte, mi segnano anche se la pupù è anche uscita. Ecco. Io certe volte preferirei rimanere nell’ignoranza. Grazie.

Poi c’è la sezione della nanna: at naptime I slept from (nell’ora della nanna ho dormito dalle alle). Anche qui completata da maestre svizzere. Ora e minuti.

Dopodiché arriva il pezzo forte: Today, I had fun when (oggi mi sono divertito quando). La cosa più bella di questa parte è che le maestre scrivono in un modo appassionato cosa fanno i bambini. Un giorno c’era scritto: “oggi abbiamo discusso dei colori”. Wow! Io ho guardato Tommy e gli ho chiesto: Tommy oggi hai “discusso” dei colori? Caspita, vuoi parlarne?
Oppure: “oggi abbiamo giocato ai travestimenti. Tommaso era vestito da operaio edile col cappello da cow-boy. E’ bellissimo col cappello da cowboy!!!”. Sì immagino… ma l’operaio edile?
E poi ti spiegano, ti raccontano di quello che fa: che hanno scoperto che è bravissimo coi puzzle e le costruzioni, che si arrampica sui tavoli, che balla come un matto, che un giorno ha baciato tutte le bambine (adesso anche io ho paura delle mamme americane), che la Lily ha una cotta per lui, che quando mettono giù le brandine per dormire, lui invece che sdraiarsi, ci salta sopra e inizia a ballare come se fosse un palco. Grazie a Dio in questa sezione mi spiegano anche i lavoretti che fanno perché ogni tanto torna a casa con di quelle cose che non si capisce bene cosa siano. Un giorno mi hanno rifilato una palandrana strana e ingombrantissima. Faccio il viaggio in macchina con sta cosa di fianco e non capisco cosa sia. Arriviamo a casa, prendo il mano il foglio e riesco a decifrare quello che avevano fatto quel giorno: era la parrucca di George Washington. Un sacchetto di carta da fruttivendolo aperto, con tanto di bigodini attaccati (rotoli di carta-igienica dipinti di bianco) e ciuffi di capelli bianchi (batuffoli di cotone). E' il lavoretto numero uno!

E poi c’è la sezione di please bring more (per favore porti di più): pannolini salviettine o ricambi. E poi l’ultima sezione che riguarda delle note speciali.
Nelle note speciali ci troviamo un po’ di tutto. Tipo una volta c’era scritto che Tommaso ha fatto tutto il giorno con addosso la sciarpa e non se la voleva tirare via. Ma non la sciarpa arrolata a modi pastore. No. La sciarpa se l’era messa tipo Diego della Valle, a modi pashmina, elegantemente fissata al collo. Ovviamente la maestra me l’ha scritto nella nota dicendo: oggi lo chiamavamo il “gentiluomo” visto che insisteva nel voler indossare la sua sciarpa. Era tutto in ghingheri!

A due anni, ha già capito cosa vuol dire l’eleganza.

Non solo. Un giorno mi chiamano dicendo che Tommy aveva delle macchie sulle braccia. Siccome ha avuto in passato delle allergie al cibo, corro a prenderlo e chiedo alla maestra cosa ha mangiato. E lei mi risponde:
“oggi c’erano i chicken parmesan spaghetti”. Traduco questa blasfemia: spaghetti con pollo e parmigiano.
E io chiedo preoccupata: “ma lui ha mangiato tutto?”
Risposta: “no signora. Suo figlio ha scartato via il pollo e ha mangiato gli spaghetti”.
Grandissimo Tommi!! Tu sì che hai capito come si mangia!!

Stasera la maestra mi ha detto che mio figlio insieme al suo amichetto Emmett hanno preso un catino, l’hanno riempito d’acqua nel lavandino ad altezza bambino e lo hanno rovesciato per terra. Sti due teppistelli ridevano talmente di gran gusto che le maestre non sono riuscite a sgridarli ma sono scoppiate a ridere perché non hanno mai visto due bimbi divertirsi così tanto. La maestra è già la seconda volta che mi dice: “io col Tommy mi diverto tantissimo”. Evviva. Mandiamo nostro figlio all’asilo nido per far ridere le maestre!

Comunque, penso che il foglio sia una grande invenzione. Io non so se lo fanno negli asili nido italiani. Però se c’è qualche moglie-mamma italiana travestita da mamma americana, perché non date anche voi un foglio simile a vostro marito dove lui si segna tutto e voi lo lasciate un po’, non dico tanto, lavorare?

Così la sera anche voi potrete dire:

“Ma che bravo maritino. Oggi hai fatto la cacchina! E due volte! Bravissimo!”

See ya!

4 commenti:

  1. chiedi alle maestre di pagare te!!

    PS: spero mia moglie legga la prima parte dell'articolo

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  2. Ciao, si anche al mio asilo nido vicino a Lecco mi danno ogni gionro un foglietto simile (cosa quanto mangiato, quando dormito, se ha fatto la cacca e come era..)
    Per fortuna pero' non mi fanno compilare la prima parte...non ce la potrei fare ogni mattina a scrivere anche oggi mocio dal naso, anche stanotte nel lettone....

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    1. AHahah! Caro o cara anonimo! Ti ringrazio perche' mi fa piacere sapere che in Italia ci sia una cosa simile! W Lecco! E comunque hai ragione, ogni mattina ce n'e' una! Ma il naso che cola e' una costante! Ciao!!!!!

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