giovedì 21 marzo 2013

A cosa serve il freddo?




Su dai ragazzi basta lamentarsi del freddo.
Manca poco.

Come direbbe mia mamma siamo più di là che di qua.

E poi l’inverno non è così brutto. Ha il suo fascino. Un po’ come Bruce Willis. Pelato sì, ma lo avete visto come si ritrova alla fine di ogni Die Hard, maciullato graffiato grondante di sangue e sudore dopo che ha salvato il mondo? No, dico. Voi vi lamentate?


Va bene non se ne può più. Del freddo dico, non di Bruce Willis.
Avete ragione. Ma io sono convinta che il freddo serva. Non ditemi che siete già tutti pronti per la prova costume? Ah ecco.
Il freddo serve a tante cose. Innanzitutto serve a coprire.

Come si sa, l’America è la fiera dell’obeso. E qui quando scoppia il caldo, si vedono di quelle cose che rimpiangi il nero. Non perché smagrisce ma perché almeno il nero copre. Copre e annulla sporgenze che disturbano la vista. Poi quest’estate ho vistoche la moda prevede colori sgargianti: giallo fosforescente, arancione caco e fucsia disco. Bello. Già mi prefiguro eserciti di balene in giro per le strade con giubbini catarifrangenti ad alta visibilità. O forse altissima.

Gli americani hanno un rapporto particolare col freddo. A me sembra la maggior parte degli americani non lo soffra proprio. A volte capita nel bel mezzo dell’inverno quando tu hai più strati di lana di una capra garfagnina, vedere in giro gente in maglietta o in calzoncini. Oppure quella volta che ho visto una ragazza con una giacca lunga, lunghissima. E quando i miei occhi continuavano a scendere per capire fino a dove arrivava sta giacca, a momenti mi uscivano dalle orbite perché la ragazza era in infradito. Piumone alle caviglie con infradito?! Ma chi ha fatto del male a sta ragazza?

Quando ai giardinetti vedo bambini che si arrampicano, che cadono e da sotto la giacca vedo la pancia scoperta, a me viene una fitta allo stomaco con brivido incorporato e scrollata di spalle. Brr.
Ma per gli americani è normale. Io ho capito che loro hanno una specie di cotenna. Tale cotenna si inspessisce col passare degli anni, per cui ad un certo punto non sentono più niente. Un po’ al freddo ci si abitua. Questo è vero. Oramai quandoci sono 2 gradi per me sono una passeggiata. L’anno scorso a Natale, ero in Italia e stavo di un gran bene! C’erano 5 gradi! Quasi da andare in giro con la giacca aperta! E mentre ero in giro a piedi, mi ricordo di aver visto mamme che portavano in giro i bambini. Ma i bambini erano coperti come se la mamma italiana fosse intenzionata a raggiungere il polo nord in passeggino. Peccato che però il bambino è immobilizzato dal sacco-piumone. Il bambino non si può muovere. Muove solo gli occhi. E lancia messaggi di aiuto con lo sbattere delle ciglia. Un battito: aiuto. Due battiti veloci: aiuto aiuto. Tre battiti: signora la prego, io qui non respiro. Il giorno che inventeranno il copri-occhi da freddo, i bambini non potranno neanche più lanciare i loro messaggi SOS.

Con l’alzarsi della temperatura, invece, si alza la soglia di rischio. Quale rischio? Quello delle balene coi giubottini.
In generale, con 5 gradi vedi gente in giro con gli infradito, Con 10 gradi sono già tutti in maglietta. A 20 gradi … beh io coi venti gradi ho paura. Ho paura di quello che potrei vedere.

Il freddo almeno serve a questo. A coprire.

L’altra cosa percui serve il freddo è … ebbene sì … è per popolare la terra.

Faccio solo un esempio. Nel gennaio 2011 a Chicago c’è stata una tormenta dineve. C’erano 50 cm di neve. Finita la tormenta, non si sapeva più dove mettere la neve. C’erano i miei vicini che la buttavano nei bidoni della spazzatura.C’era la gente nelle strade che cercava di liberare le macchine e per liberarle buttava la neve in strada. Poi passava lo spazzaneve e gliela ributtava ai lati. E questi rimanevano immobili. I can’tbelieve it…

Siamo rimastitutti bloccati per due o tre giorni. Ai supermercati c’era l’assalto. Io ero incinta all’ottavo mese e mi sono riposata e divertita a guardare tutto dalla finestra.
La cosa che ha fatto più sorridere è che nell'Ottobre-Novembre 2011 gli ospedali hanno registrato una sovrappopolazione delle culle. Non si sapeva più dove mettere i neonati. Fai due più due e matematicamente viene fuori che c’è stata un’esplosione di concepimenti durante la tormenta di neve di gennaio. Tanto che il fenomeno ha fatto coniare il nome di Blizzard babies, cioè i neonati della tormenta. Maronna che paura. Non da’ l’idea di bambini bravi e buoni.
Ad ogni modo penso anche che ci vorrebbe una bella tormenta anche in Italia visto che siamo uno dei paesi con il più basso tasso di natalità al mondo. Sì però non aspettatevi la tormenta a marzo… datevi da fare!

Quindi l’inverno serve.

L’altra cosa a cui serve è per vedere spettacoli naturali che altrimenti non vedremmo. Pensate a quando nevica. Tutto bianco, tutto pulito, anche solo per un giorno.
A Chicago d’inverno vivo con gli UGG boots incorporati. Ma vi assicuro che Chicago d’inverno ha un fascino che è impareggiabile. Quando fa meno venti, il cielo è talmente azzurro e il freddo è talmente barbino che tu vedi l’aria brillare. Come dei luccichii nel cielo blu che si staglia contro i grattacieli. Quando abitavamo al 43esimo piano, ecco la foto, certe mattine vedevamo uno spettacolo unico: il lago innevato. Praticamente il lago si ghiaccia e se nevica, la nevica si appoggia gentilmente sul lago creando questo effetto da National Geographic.  
Questa era la vista. 



Sì è vero, fa talmente freddo che non si può uscire a piedi, ai miei figli devo mettere una crema sulla faccia tipo grasso di foca degli eschimesi se no gli si crepa la faccia. Lo so che è dura. Ma allora tiriamoci su! Facciamo una bella polenta con lo spezzatino! Oppure invitiamo gli amici e mangiamo un buon risotto radicchio e salsiccia. Approfittiamo che fa ancora freddo e troviamoci a far merenda con una bella cioccolata calda! Poi voi avete pure pasticcerie e bar con la gazzetta sul tavolo. Ma cosa avete da blaterare? Quando ho chiesto una cioccolata da Starbuck’s mi hanno rifilato acqua al sapore lontano di Nesquik diluito. Volevo tornare indietro, riportagliela e dirgli: questa la usi lei persturare il lavandino.

E poi scusate, seci fosse il bel tempo, voi sareste tutti fuori casa e nessuno leggerebbe i miei articoli. Quindi il freddo serve. Ve l’avevo detto.

See ya!

6 commenti:

  1. A Pietro il grasso di foca in faccia mi sembra non serva.... o intendevi che ricavi da lui il grasso di foca?

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    1. Bravissimo. Pietro e' il nostro piccolo fornitore!!! Allora quando decidi di alzare il tasso di natalità italiana? :)

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  2. ..citazione su Bruce Willis?! da 10 e lode zia!

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    1. Grazie Marion! So che mi capisci quando si parla di uomini veri affascinanti!! Ciao!!!

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  3. anche io ho visto una con la giacca e i sandali!!! non avevo parole...cmq sicuramente non verrò MAI a Chicago in inverno! Sembra ancora più fredda di NYC: a gennaio due anni fa (e anche l'anno scorso) ho fatto fatica a sopravvivere!

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    1. Ciao Annina!!! Meno male non sono l'unica ad aver visto questi orrori!!! Guarda, fidati, vieni a Chicago, e' bellissima! NY ha un clima molto umido per cui il freddo lo senti di più, e' più bastardo! Invece a Chicago il clima e' secco!!! Per cui si', fa freddo ma e' sopportabile! Se no, non sarei ancora qui!!! Ciaoo!!! ;)

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