Oggi vorrei spezzare una lancia in favore
dei mariti!
Io sono un po’
dalla loro parte.
Sarà che sono cresciuta con tre fratelli maschi.
Sarà che sono cresciuta con tre fratelli maschi.
Sarà che i miei migliori amici sono
maschi. (Ho anche tante amiche femmine TOP, cosa sarei se non ci foste voi?)
E guarda caso, ho avuto due figli maschi.
Sarà un caso? No. Penso di no. Secondo voi
Qualcuno non guarda giù e dice: questa è meglio che abbia dei figli maschi se
no…
Noi donne siamo molto più complicate. A
volte incomprensibili proprio.
Alcune mie amiche chiamano il marito una venticinquina
di volte al giorno.
Come stai? Come va? Il lavoro? Hai
mangiato? Cos’hai mangiato? Sei andato in bagno? Vai in bagno anche stasera
secondo te?
Io, mio marito, se lo chiamo al lavoro, non
mi dice “pronto?”, lui mi risponde così:
COSA C’E’??
E allora capisci dalla risposta a
risparmio energetico che lo devi disturbare per un motivo veramente valido. E
allora coraggiosissima chiudo gli occhi, stringo le spalle e a denti stretti
lancio la domanda sperando che il mio problema rientri nella casistica di
domande vitali:
“Teo, hai visto
la punta numero due del trapano del Tommaso? Non riesco a trovarla…”.
La risposta a questa domanda non è ne’ no,
ne’ sì. E’ questa:
SENTI HO DA FARE ADESSO CIAO. [click]
E che sarà mai qualche problema di
configurazione di software per aziende quotate nella borsa mercantile di
Chicago rispetto alla punta del trapano preferita di tuo figlio? Non quella a
stella ma quella elicoidale che arrotola le viti.
In ogni caso adesso ho capito. Sono
ammesse telefonate solo in caso di rottura di colli e pance al nono mese. Così
si va subito al sodo. Lasciamoli lavorare in pace!
La stessa tentazione di scassare i maroni
potrebbe succedere anche con i figli. Siccome non li vediamo durante il giorno,
allora tartassiamo a trapano tassellatore le maestre o le mamme degli amici per
sapere se ha fatto il bravo, se ha fatto i compiti, se ha fatto merenda etc.
All’asilo nido dove va Tommaso hanno messo le mani avanti.
Eh certo perché qui le maestre hanno a che fare con le temutissime mamme americane. (Per chi sottovaluta la mamma americana, consiglio di leggere l’articolo, scritto bene tra l’altro, che potete trovare qui). Dovete sapere che la mamma americana è una trita-tutto. Lei deve avere tutto sotto controllo, anche se non è fisicamente lì. Ma il suo spirito aleggia nell’aria. Lei DEVE sapere. Lei DEVE sapere TUTTO. E’ l’incubo di ogni maestra. La mamma italiana (o almeno, la sottoscritta, dopo qualche giorno di asilo) si accontenta di sapere: ha pianto? Ha mangiato? Bom. Arrivederci!
Perciò al posto
che subire pesanti interrogatori, con magari la paura di contraddirsi,
rischiando poi di essere denunciate per aver omesso che il figlio ha mangiato
dei piselli all’asilo quando trova palline verdi schiacciate nel pannolino, le
maestre compilano un foglio in santa pace durante il giorno in cui scrivono
tutto. Ma proprio tutto. E lassame sta’!!!
In casa nostra lo chiamiamo “il foglio
dell’asilo”. E’ fonte di notevoli risate e motivi di orgoglio della mamma e del
papà. Chiunque è stato in questa casa sa che il martedì e il giovedì sera c’è
il momento solenne della lettura del foglio dell’asilo.
Come potete vedere dalla foto, il foglio
si divide in due sezioni:
Parent’s
section (sezione che deve
compilare il genitore)
ABC’s
section (sezione a cura
dell’asilo). L’asilo si chiama ABC appunto.
Allora quando il genitore arriva all’asilo
deve compilare la prima parte. Per cui scrive nome, data, ora di arrivo e poi
scattano le domande dell’asilo. Sentite qui:
- Come ha dormito tuo figlio? (noi scriviamo sempre: bene, poco, alla
grande, lui ha dormito io no etc.);
- Ha fatto colazione a casa? (per sapere se è normale che mangi i giochi)
- Ha fatto colazione a casa? (per sapere se è normale che mangi i giochi)
- Com’era il suo umore quando è arrivato
qui? (il bambino è una
specie di piccolo imperatore a cui si chiede: come sta sua maestà? Dormito
bene? A me nessuno chiede com’è il mio morale quando mi alzo). E qui ti danno una
serie di risposte che tu puoi crociare: felice, ok, addormentato (una volta
l’ho mollato all’asilo che dormiva…), irascibile, piange, sta bene.
-
Ho notato (anche qui devi crociare o cerchiare la sfiga di
tuo figlio): naso che cola, diarrea, raffreddore, febbre, tosse, sfogo o
eruzione cutanea. Se vostro figlio ce le ha tutte assieme, non mollatelo
all’asilo, tornate in macchina e portatelo all’ospedale. Grazie.
Poi arriva parte la sezione compilata
dall’asilo, diviso in vari sottogruppi, i cui titoli sono scritti in prima
persona, come se fosse il bambino stesso a compilarli: oggi ho mangiato tot, ho
dormito tot etc.
In alto a sinistra troviamo la sezione
dedicata al cibo: Today I ate (oggi
ho mangiato) e l’elenco di ogni pasto della giornata (colazione, pranzo, e due
merende). Per ogni pasto, la mamma americana può perfino sapere se il bambino
ha mangiato tutto, un po’ oppure non avevo fame (cioè niente). Per cui in
inglese troviamo all, some, I wasn’t
hungry. Nota dell’autrice: per non far venire l’esaurimento nervoso alla
mamma americana, lo scaltro asilino, al posto che scrivere “il bambino non ha
mangiato niente-cacchi suoi signora”, ribalta la frittata scrivendo I wasn’t hungry e cioè: non ero
affamato. L’ho deciso io mamma. Stai serena!
Tommaso i primi tempi non mangiava niente. O meglio mangiava solo gli snack. Adesso mangia tutto. E quando mangia tutto a colazione, pranzo e merende, le maestre mettono una bella faccina sorridente come per dire: BINGO!!!!!
A destra troviamo la sezione un po’ indecente. E questa sezione serve a farvi capire fino a che punto le mamme americane sono assatanate di informazioni.
La sezione “sporca” si chiama My diaper changes or toilet times were (Mi
hanno cambiato il pannolino o sono andato in bagno le seguenti volte).
A sinistra troviamo l’ora. L’ora in cui è
stato cambiato il mitico patello. E come si può vedere dalla foto… ebbene sì,
signore e signore italiane, le maestre scrivono l’ora precisa, completa di ore,
minuti e secondi. E qui abbiamo tre possibili risposte a seconda della sorpresa
che c’era nell’ovetto kinder:
Wet (bagnato, quindi solo pipì) BM (che sta per Bowel Movement cioè movimento intestinale cioè pupù) e Dry (asciutto, niente. Cara maestra
ritenta!).
A volte, mi segnano anche se la pupù è
anche uscita. Ecco. Io certe volte preferirei rimanere nell’ignoranza. Grazie.
Poi c’è la sezione della nanna: at naptime I slept from (nell’ora della
nanna ho dormito dalle alle). Anche qui completata da maestre svizzere. Ora e
minuti.
Dopodiché arriva il pezzo forte: Today, I had fun when (oggi mi sono
divertito quando). La cosa più bella di questa parte è che le maestre scrivono
in un modo appassionato cosa fanno i bambini. Un giorno c’era scritto: “oggi
abbiamo discusso dei colori”. Wow! Io ho guardato Tommy e gli ho chiesto: Tommy
oggi hai “discusso” dei colori? Caspita, vuoi parlarne?
Oppure: “oggi abbiamo giocato ai
travestimenti. Tommaso era vestito da operaio edile col cappello da cow-boy. E’
bellissimo col cappello da cowboy!!!”. Sì immagino… ma l’operaio edile?
E poi ti spiegano, ti raccontano di quello
che fa: che hanno scoperto che è bravissimo coi puzzle e le costruzioni, che si
arrampica sui tavoli, che balla come un matto, che un giorno ha baciato tutte
le bambine (adesso anche io ho paura delle mamme americane), che la Lily ha una
cotta per lui, che quando mettono giù le brandine per dormire, lui invece che
sdraiarsi, ci salta sopra e inizia a ballare come se fosse un palco. Grazie a
Dio in questa sezione mi spiegano anche i lavoretti che fanno perché ogni tanto
torna a casa con di quelle cose che non si capisce bene cosa siano. Un giorno
mi hanno rifilato una palandrana strana e ingombrantissima. Faccio il viaggio
in macchina con sta cosa di fianco e non capisco cosa sia. Arriviamo a casa,
prendo il mano il foglio e riesco a decifrare quello che avevano fatto quel
giorno: era la parrucca di George Washington. Un sacchetto di carta da
fruttivendolo aperto, con tanto di bigodini attaccati (rotoli di carta-igienica dipinti
di bianco) e ciuffi di capelli bianchi (batuffoli di cotone). E' il lavoretto numero uno!
E poi c’è la sezione di please bring more (per favore porti di
più): pannolini salviettine o ricambi. E poi l’ultima sezione che riguarda
delle note speciali.
Nelle note speciali ci troviamo un po’ di
tutto. Tipo una volta c’era scritto che Tommaso ha fatto tutto il giorno con
addosso la sciarpa e non se la voleva tirare via. Ma non la sciarpa arrolata a
modi pastore. No. La sciarpa se l’era messa tipo Diego della Valle, a modi
pashmina, elegantemente fissata al collo. Ovviamente la maestra me l’ha scritto
nella nota dicendo: oggi lo chiamavamo il “gentiluomo” visto che insisteva nel
voler indossare la sua sciarpa. Era tutto in ghingheri!
A due anni, ha già capito cosa vuol dire
l’eleganza.
Non solo. Un giorno mi chiamano dicendo che Tommy aveva delle macchie sulle braccia. Siccome ha avuto in passato delle allergie al cibo, corro a prenderlo e chiedo alla maestra cosa ha mangiato. E lei mi risponde:
“oggi c’erano i chicken parmesan spaghetti”. Traduco questa blasfemia: spaghetti
con pollo e parmigiano.
E io chiedo preoccupata: “ma lui ha
mangiato tutto?”
Risposta: “no signora. Suo figlio ha
scartato via il pollo e ha mangiato gli spaghetti”.
Grandissimo Tommi!! Tu sì che hai capito come si mangia!!
Grandissimo Tommi!! Tu sì che hai capito come si mangia!!
Stasera la maestra mi ha detto che mio figlio insieme al suo amichetto Emmett hanno preso un catino, l’hanno riempito d’acqua nel lavandino ad altezza bambino e lo hanno rovesciato per terra. Sti due teppistelli ridevano talmente di gran gusto che le maestre non sono riuscite a sgridarli ma sono scoppiate a ridere perché non hanno mai visto due bimbi divertirsi così tanto. La maestra è già la seconda volta che mi dice: “io col Tommy mi diverto tantissimo”. Evviva. Mandiamo nostro figlio all’asilo nido per far ridere le maestre!
Comunque, penso che il foglio sia una
grande invenzione. Io non so se lo fanno negli asili nido italiani. Però se c’è
qualche moglie-mamma italiana travestita da mamma americana, perché non date anche
voi un foglio simile a vostro marito dove lui si segna tutto e voi lo lasciate
un po’, non dico tanto, lavorare?
Così la sera anche voi potrete dire:
“Ma che bravo maritino. Oggi hai
fatto la cacchina! E due volte! Bravissimo!”
See ya!
chiedi alle maestre di pagare te!!
RispondiEliminaPS: spero mia moglie legga la prima parte dell'articolo
Mi fai morire Checco....
EliminaCiao, si anche al mio asilo nido vicino a Lecco mi danno ogni gionro un foglietto simile (cosa quanto mangiato, quando dormito, se ha fatto la cacca e come era..)
RispondiEliminaPer fortuna pero' non mi fanno compilare la prima parte...non ce la potrei fare ogni mattina a scrivere anche oggi mocio dal naso, anche stanotte nel lettone....
AHahah! Caro o cara anonimo! Ti ringrazio perche' mi fa piacere sapere che in Italia ci sia una cosa simile! W Lecco! E comunque hai ragione, ogni mattina ce n'e' una! Ma il naso che cola e' una costante! Ciao!!!!!
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